Cinema trash giapponese estremo: Entrails of a beautiful woman
Che l'è? Conosciuto anche come Guts of a beauty, questo è un film “erotico splatter” brutto, ma brutto davvero. Eppure è talmente trash da essere irresistibile.
Il regista. Il suo precedente film, sempre del 1986, si intitolava Entrails of a Virgin e mostrava il cast di un film hard fatto a pezzi da un demone. Qui Kazuo ‘Gaira’ Komizu si supera, regalandoci un film che è un mix tra il rape and revenge, una storia di Yakuza, un dramma sulla droga e un horror, in un’escalation di bizzarrie e di assurdità che raggiungono vette di comicità difficilmente eguagliabili.
Un po' di trama. La giovane vergine Yoshimi, nel tentativo di trovare la sorella che è stata venduta come schiava in Africa dalla Yakuza dopo essere stata raggirata, viene sequestrata, drogata e stuprata dai membri del clan. La ragazza riesce a scappare e a raccontare la sua storia a Hiromi, una psicologa, prima di suicidarsi in preda all’astinenza. Hiromi seduce Higashi, uno dei gangster, e lo ipnotizza nel tentativo di vendicare la ragazza, ma il clan uccide Higashi e Hiromi viene a sua volta rapita, violentata e drogata. Il suo cadavere viene seppellito con i resti di Higashi, ma per effetto della droga i due morti si fonderanno nel corpo di un mutante vendicativo e dall’estremità fallica che richiama le sembianze di… Alien!
Che cosa mi ricorda. Sicuramente il gusto demenziale della Troma (anche se Toxic Avenger uscì in Giappone solo nell'ottobre 1986, un mese dopo EOABW). La droga altamente energetica ma che allo stesso tempo ha un effetto letale si è vista in parecchie pellicole, ma se dovessi citarne una per tematica e ambientazione direi Lucy di Luc Besson (2014).
P.S. L’ho scoperto grazie a Cinema Zoo.
Attenzione: la visione è riservata rigorosamente a un pubblico adulto!
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