Venerdì colonne sonore. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto

Parlare di questo film del 1970, vincitore dell'Oscar al miglior film straniero e nominato anche per la migliore sceneggiatura originale grazie ai dialoghi passati alla storia, sarebbe superfluo. Si tratta dell'apice della regia di Elio Petri (che lo scrive insieme a Ugo Pirro, come avverrà per i successivi due titoli della "trilogia della nevrosi") e della recitazione di Gian Maria Volonté, del cui personaggio non veniamo mai a conoscere il nome: sappiamo solo che è "il Dottore".

Un dirigente della polizia sfida se stesso e l'istituzione di cui fa parte, arrivando a uccidere l'amante (Florinda Bolkan) e a lasciare dietro di sé, volutamente, numerose tracce, fino al memorabile epilogo. All'epoca della distribuzione la pellicola rischia il sequestro, vista la stagione "calda" che la società italiana sta attraversando in quel periodo, pochi mesi dopo gli avvenimenti di Piazza Fontana.

Le musiche di Ennio Morricone, grottesche e al tempo stesso di grande tensione, sottolineano alla perfezione l'atmosfera della pellicola che unisce il thriller al surreale.

"Cerca di ricordare le immagini più vergognose della tua vita. E pensa che io posso sapere tutto di te perché lo Stato mi offre tutti i mezzi per mettere a nudo un individuo. E io voglio farti credere di sapere tutto di te. E così facendo faccio scattare in te il meccanismo del complesso di colpa."









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