Valhalla Rising. Angoscia su pellicola



Con Valhalla rising (2009) Nicolas Winding Refn scrive, co-sceneggia (ma in tutto il film ci sono appena 120 righe di dialoghi) e realizza una pellicola di "fantascienza mentale" ambientata nel Medioevo, impreziosita dalla spettacolare fotografia di Morten Søborg e dai meravigliosi paesaggi della Scozia, dove è stata girata.

Diviso in sei parti, il film vede lo scontro tra paganesimo e cristianesimo, con il personaggio di One Eye (interpretato dall'iconico Mads Mikkelsen in un ruolo di grande impegno fisico e mentale insieme), un guerriero dotato di enorme forza e doti di preveggenza, che si libera di un clan norvegese che lo aveva catturato e parte per Gerusalemme con alcuni vichinghi cristiani, 
portando con sé il bambino che si prendeva cura di lui durante la prigionia.

Disorientati dalla nebbia, i vichinghi giungono in America. Incapaci di affrontare gli indigeni e una terra sconosciuta, i cristiani si fanno soverchiare da incoerenza e violenza. Nel catartico finale, One Eye avrà l'occasione di redimersi.

Un film totale, un vero "trip" mentale come nelle intenzioni del regista stesso, che usa i vichinghi senza alcun interesse per una pellicola "di vichinghi". L'atmosfera di angoscia continua, insieme ai paesaggi e alla scelta di realizzare un film poco parlato, lo rendono un perfetto esempio di inquietante cinema introspettivo recente.

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