Dream Scenario di Kristoffer Borgli. Conversazioni di cinema con Marco e Barbara

(...) Prima di tutto preciso che sono d'accordo con Marco: anche secondo me Dream Scenario è un film da vedere. Anch'io ho notato l'aspetto degli influencer, sicuramente il film offre riflessione anche su questo perché il protagonista si trova a essere famoso senza fare nulla, semplicemente si ritrova nei sogni altrui. La fama è un soggetto molto amato dal regista e sceneggiatore Kristoffer Borgli che aveva già realizzato Sick of Myself, che a me è piaciuto molto e anche quello era possibile vederlo in chiave sia comica sia drammatica. In quel caso una ragazza assumeva volontariamente un farmaco molto pericoloso pur di diventare famosa, anche per una competizione con il fidanzato artista con cui aveva una relazione tossica. Anche in Dream Scenario noi vediamo che il personaggio interpretato da Nicolas Cage è un uomo comune, un docente universitario: ma vorrebbe scrivere un libro, infatti all'inizio vediamo che c'è questo incontro per lui molto negativo con una ex collega che sta per pubblicare una ricerca scientifica che in realtà secondo lui conterrebbe anche degli elementi che aveva trovato e studiato lui stesso, ma che appunto non era ancora riuscito a elaborare in uno scritto; quindi in realtà il suo personaggio è sì una persona comune, ma comunque frustrata.

Anche il rapporto con la moglie è molto stretto, si vede che sono innamorati e infatti, alla fine del film, non voglio anticipare troppo ma mi sono commossa al pensiero di quello che lui cerca di fare; perché una delle particolarità del film è che non tutti lo sognano e una delle persone a cui lui non appare in sogno è proprio la moglie, infatti durante il film lui le chiede spesso se lo ha sognato. Da una parte c'è quindi un uomo frustrato che si trova suo malgrado a vivere le stelle e le stalle del successo, perché se all'inizio diventa famoso e la trova anche una cosa positiva perché questo potrebbe rilanciare la sua carriera e le sue ambizioni, poi vede il lato negativo del successo: quando i sogni diventano incubi e ossessioni c'è un risvolto negativo. Impossibile non pensare all'altro grande "Signore degli incubi" che infatti viene qui citato apertamente, Freddy Krueger di Nightmare perché anche in questo caso abbiamo persone che vengono perseguitate in sogno dal personaggio interpretato da Nicolas Cage e si spaventano molto: anzi, ampia parte del film illustra proprio questa paura del mostro degli incubi.

La cosa che più apprezzo del film in realtà è che è proprio la storia di Nicolas Cage. Il soggetto di Dream Scenario prende infatti spunto da una storia di guerrilla marketing, una fake news sostanzialmente: un uomo che sarebbe stato sognato da molte persone in realtà era una storia architettata per un lancio pubblicitario. L'unico attore che avrebbe potuto interpretare un personaggio simile è Nicolas Cage, il meme vivente: chi meglio di lui potrebbe dare vita a questo uomo comune sognato da tutti e che campeggia ovunque? Se aprite Amazon o qualunque altro tipo di sito vedrete un sacco di gadget con la faccia di Nicolas Cage, quindi questo film è proprio la sua storia. Addirittura a un certo punto, quando il protagonista deve presentare il libro - il suo famoso libro, che sarà un po' diverso da come lo aveva immaginato - viene destinato a una stanza che non è quella principale del locale e questo mi ha fatto proprio pensare a tutti quei filmacci che Nicolas Cage molto spesso interpreta, visto che accetta qualunque tipo di copione - per pagare le proprie stravaganze e gli alimenti alle sue numerose mogli e figli.

Tra l'altro ho rivisto Perfect Blue, che è stato ripresentato al cinema in questi giorni e ci ho trovato delle connessioni: la compenetrazione tra sogno, realtà e finzione e tra persona e personaggio; infatti in Dream Scenario ci chiediamo molto ma se davvero lui non abbia fatto qualcosa per entrare nei sogni e farli poi diventare degli incubi. In sintesi ci sono spunti interessanti in questo film che richiama altri film e altre realtà: il fanatismo, gli influencer... Quindi molto interessante come prodotto cinematografico e come prodotto sociologico. (...)

Dream Scenario è anche una critica alla pubblicità (non a caso tutto deriva da una strategia di marketing e nel film si vende un prodotto) e alla manipolazione della comunicazione per indurre a fare, comportarsi, acquistare, votare in un certo modo. (...)

Concordo, uno dei messaggi è quello della reputazione che può sfuggire al controllo nostro malgrado: una cosa viene interpretata male e ci ritroviamo a essere uno dei tanti che vengono ripresi a loro insaputa e diventano lo zimbello della rete. Questo è uno dei principali rischi della società attuale. (...)

Quello sopra riportato è solo il mio intervento. La conversazione integrale:




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