Classe 1999: la recensione pendolare (un po' pezzente, come il film)

Classe 1999: un cult del trash raccontato dal treno

Benvenuti alla prima puntata di Cinema e pendolarismo!

Oggi vi parlo di una pellicola trash alla quale sono molto affezionata e che da ragazzina avrò visto almeno una dozzina di volte: Classe 1999.

Un po' di trama. Il film, uscito nel '90, è ambientato negli Stati Uniti in un futuro molto prossimo, nel quale la violenza (in particolar modo quella giovanile) dilaga.
Per far fronte alla crisi, il governo crea delle aree prive di controllo, un po' come accade in 1997: Fuga da New York, che viene anche richiamato dalla grafica originale.
Per mantenere una parvenza di civiltà, il ministero dell'Istruzione e Difesa (!) crea delle scuole-fortezza. Il preside di una di queste, la Kennedy High School di Seattle, ospita un progetto della Mega Tech il cui capo, con un look improbabile, intende sostituire gli insegnanti con robot inizialmente ideati per scopi militari.
I tre androidi, simili a Terminator, non ci metteranno molto a eludere le impostazioni educative.
A scoprire la loro vera natura sarà Cody, capo di una delle due gang della scuola, appena uscito di prigione e che aveva invano tentato di tenersi fuori dai guai.
I cyborg scatenano una guerra tra le bande rivali, ma Cody, che deve salvare la sua bella (che è anche la figlia del preside) riesce a riunire tutti gli studenti nella guerra contro gli androidi.

Il cast. Mark L. Lester aveva già diretto Classe 1984 di cui Classe 1999 è il seguito ideale.
Da ragazzina avevo una cotta per il protagonista Bradley Gregg, che era già apparso in Explorers, Stand by me e Nightmare 3 (mentre di recente potreste averlo visto in Whiplash).
Il capo della Mega Tech è Stacy Keach, attore dalla lunga carriera che ha interpretato anche alcuni horror cult come La montagna del dio cannibale di Sergio Martino (e di lì a poco sarebbe apparso in Body Bags). A completare il cast, Malcolm McDowell nei panni del preside, Pam Grier che interpreta un'insegnante cyborg e Joshua Miller, ex ragazzino vampiro del cult Il buio si avvicina.

Perché vederlo? Classe 1999 è un film eccessivo, violento, trucido: una delle morti viene provocata facendo ingerire a un malcapitato dei botticini di droga sintetica, i ragazzi sono armati come in Commando (altro film di Mark L. Lester) e abbondano i momenti trash come quello nel quale Pam Grier scopre il suo seno da androide, con battuta di rito assicurata. Nonostante (o forse proprio per) questo, lo trovo un film assolutamente godibile e da vedere se amate il trash. 
P. S. Sottolineo che il nuovo doppiaggio realizzato per il dvd è molto più piatto rispetto all'originale e contiene alcune espressioni locali come "bigiare la scuola".

Bene, e con Classe 1999 è tutto, arrivederci alla prossima puntata di Cinema e pendolarismo

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