Mostri civilizzati e non. The woman


The Woman è un film del 2011 di Lucky McKee, seguito di Offspring e vagamente ispirato, come il 50% degli horror, a cannibali realmente esistiti in Scozia secoli fa. 


C'è una bella famigliola della provincia americana, formata da un padre, una madre, due figlie e un figlio. Il paparino (l'inquietante Sean Bridgers), andando per boschi, cattura una bella donna che vive allo stato selvatico, sporca e feroce, e la tiene legata nel granaio. Per educarla? Mmm. Acqua...


Il messaggio, come spesso accadeva nei film horror degli anni '70 e '80, è fortemente critico verso la società "civile". Non a caso, una delle scene più forti del film è paradossalmente quella in cui la splendida Pollyanna McIntosh viene lavata dal suo "salvatore", in presenza di tutta la famiglia, con la canna dell'acqua.


La moglie del capofamiglia è completamente sottomessa (piange in silenzio, mentre l'uomo fa visita alla selvaggia per "civilizzarla" e il figlio sbircia), e la figlia maggiore è incinta forse proprio di suo padre...


Ma il peggio deve ancora venire, e si concentra nell'ultimo terzo del film, con scene altamente disturbanti e la conferma che le follie più atroci si sviluppano spesso all'interno di famiglie apparentemente tradizionali, quando entrano in gioco i temi dell'attrazione per il "mostro" e della sovrapposizione tra i mostri "civili" e non.

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