In & Out e l'abilità di Frank Oz di ridere del pregiudizio ma...

In & Out.
Adoro questo film del 1997, con uno strepitoso Kevin Kline alle prese con l'accettazione della propria omosessualità.

La star Cameron Drake (il versatile Matt Dillon), alla notte degli Oscar ringrazia pubblicamente il suo insegnante omosessuale Howard Brackett. Il problema è che lo stesso interessato, che sta organizzando le nozze con l'eterna fidanzata Emily (la strepitosa Joan Cusack), ignora di essere gay...

Lo stupore di Howard e l'imbarazzo dei cittadini (da parte di molti, colleghi in primis, questo si trasforma in una gogna morale) di fronte a una simile eventualità sono verosimili, pur in una cornice volutamente leggera.
 
La pellicola di Frank Oz, facendoci ridere, riflette dunque sul tema dell'accettazione di sé e soprattutto su quello del pregiudizio da parte del datore di lavoro e dei benpensanti. Molto apprezzabile la scelta del "macho" Tom Selleck nei panni del giornalista omosessuale Peter Malloy che cerca di far capire a Howard quanto sia importante accettare la realtà a costo di sfidare i pregiudizi.

La scena del "corso per uomini veri" è assolutamente esilarante e ve la ripropongo! Ma... anche in un film che intende abbattere i pregiudizi c'è un MA! Il cliché della modella che vomita per controllare il peso (fidanzata di Cameron Drake) contrapposta alla figura di Emily "eterna grassa" che, reduce dalla dieta dimagrante in vista delle nozze, ricomincia a mangiare e connotata come il ritratto della salute.


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