Lunedì: il cult delle cinque. Begotten



Begotten è il primo lungometraggio di E. Elias Merhige, che dirigerà poi L’ombra del vampiro. Uscito nel 1989, fino al 1991 non ha avuto una vera e propria distribuzione e infatti la data che si cita di solito è la seconda. 

In una casa di campagna qualcuno mascherato (Dio?) si suicida con un rasoio. Dal corpo appare una donna (Madre Natura?) che rimane incinta del cadavere. La donna e il figlio deforme e tremante così generato cercano di entrare a far parte di una tribù di incappucciati, ma verranno violentati, torturati e uccisi.

Che lo si voglia leggere in chiave ambientalista o esoterica, si tratta sicuramente di un'opera delirante, spiazzante e difficile da seguire, che risente sia di Eraserhead di David Lynch sia del teatro sperimentale di Antonin Artaud.

Più che di un film, si tratta di un'esperienza visiva e psicologica totalizzante, in un bianco e nero che dura circa 70 minuti e non ha nulla a che fare con l’intrattenimento. Curiosità: ci sono voluti 8 mesi per elaborare il video con tutti quei filtri. Impressionante.

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