Patrick vive ancora. Brutto, bruttissimo, praticamente imperdibile
PATRICK VIVE ANCORA è un film brutto ma veramente brutto diretto da Mario Landi, noto soprattutto per le numerose regie televisive, una pellicola del 1980 atroce sotto ogni punto di vista, eppure riesce a totalizzare ben 5.5 su 10 su internet movie database. Di più, è un film talmente brutto da essere imperdibile, un cult vero, sequel apocrifo di Patrick di Richard Franklin.
Patrick, Gianni Dei in un’interpretazione davvero ehm, difficile è un giovane che resta vittima di un incidente e finisce in coma. Il padre, Sacha Pitoëff, che lo chiama PETRIC (ma perché???), lo ricovera nella sua clinica e alimenta le capacità psichiche del figlio servendosi di cavie umane.
Anni dopo l’incidente, il medico folle invita nella villa che ospita la clinica una serie di personaggi improbabili che hanno tutti qualcosa da nascondere. E qui veniamo al fulcro del film: la mancanza di biancheria intima delle interpreti femminili e la misoginia totale, che se questa pellicola non fosse tanto orribile e visibilmente trash e esagerata, sarebbe insostenibile.
Mariangela Giordano e Carmen Russo, nude fino alla vulva per gran parte del film, interpretano due ex prostitute di diversa estrazione, sposate a uomini che le disprezzano. Le due vengono picchiate, rifiutate e umiliate in ogni modo, appellate con gli insulti più volgari. La sceneggiatura di Piero Regnoli è talmente assurda da trovare improbabili cause di decesso quali "il processo neoplastico a livello endocrino" per giustificare con l’abuso di alcool un decesso per ustioni e battute cult come "vai via che mi attacchi la sifilide". Né la misoginia risulta più leggera solo perché gli scontri verbali (e fisici, con tanto di catfight) più violenti avvengono proprio tra le due donne. Del resto, tra tutti i personaggi nessuno appare come una "bella persona".
Ma torniamo alla trama. Gli invitati iniziano a morire nei modi più assurdi subito dopo aver visto gli occhi di Patrick su un tremendo sfondo verde con effetti sonori altrettanto orrendi, (in)degni di un film di Ed Wood. Le vittime sono infatti state invitate alla villa in quanto, il giorno dell’incidente di Patrick, avevano transitato su quella strada e tra di loro potrebbe esserci chi ha causato l’incidente.
La fine della Giordano, in particolare, è a dir poco terrificante e decisamente estrema, ma che non è un film per tutti lo avete già capito. Se volete farvi del male, sapete cosa guardare. Alla prossima! Qui trovate il mio videocommento in pigiama:
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