Sunshine. La fantascienza di Boyle, il genio di Garland



In un futuro non troppo lontano, il Sole sta morendo e il genere umano, costretto su una Terra ghiacciata, rischia l'estinzione. Una squadra di scienziati viene inviata verso il Sole con l'intento di riattivarlo con una bomba atomica.

Durante il viaggio, l'equipaggio dell'astronave Icarus II raccoglie il segnale di SOS proveniente dalla nave che era partita in una missione precedente, della quale si erano perse le tracce anni prima.

Nel 2007, Danny Boyle ci regala un film claustrofobico, con un cast superlativo (Cillian Murphy su tutti) e scene dall'impatto visivo straordinario. 
Bellissima anche la colonna sonora. 

L'elemento soprannaturale, lungi dal togliere "credibilità" (non si può accusare un film di fantascienza di non essere credibile, non è un documentario e inoltre lo stesso discorso dovrebbe valere per molti altri film del genere) è il valore aggiunto alla pellicola che non "plagia", ma omaggia chiaramente i suoi illustri predecessori 2001-Odissea nello spazio, Alien e Solaris.

Gli elementi totalmente unici e caratterizzanti rendono a mio parere questo film, scritto da Alex Garland che aveva già sceneggiato 28 giorni dopo, uno dei migliori film di fantascienza dell'ultimo ventennio. Boyle e Garland si confermano un combo pazzesco.

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