Primo amore di Matteo Garrone. Spoiler: l'amore non c'entra niente

 

Scatto di F. Di Giulio

Primo amore è un film co-scritto e diretto da Matteo Garrone nel 2004, ispirato al romanzo autobiografico (!) Il cacciatore di anoressiche di Marco Mariolini: qui il link alla celebre intervista di Franca Morosini.

Sonia e Vittorio si incontrano tramite un annuncio. Lei, immediatamente attratta dallo psicopatico Vittorio, se ne innamora perdutamente e accetta l’idea di dimagrire: lui è infatti ossessionato dalle donne magre e sta cercando una ragazza che corrisponda al suo ideale. Questo fa precipitare Sonia in un incubo fatto di umiliazioni: il controllo di Vittorio, attraverso le privazioni alimentari, cambia radicalmente la vita di lei. 

In seguito a una crisi al ristorante, la ragazza cerca di reagire e Vittorio raggiunge vette di follia impensabile. L’amore di Sonia fa da contraltare all'odio estremo, intollerabile e inimmaginabile di Vittorio. Un cinema "fisico", con una Michela Cescon straordinaria che accetta anche di dimagrire 15 chili per ragioni di scena e un Vitaliano Trevisan talmente incredibile da suscitare una rabbia e uno schifo tangibili: guardare per credere.

Il finale è l'unico possibile in un dramma del genere.

Curiosità: al Festival internazionale del cinema di Berlino del 2004, il film vinse il premio per la Migliore colonna sonora (della Banda Osiris), mentre 
Matteo Garrone ricevette la candidatura all'Orso d'oro. La Banda Osiris doppiò il premio ai David di Donatello dello stesso anno, idem per la candidatura di Garrone. Le altre candidature andarono a Domenico Procacci come migliore produttore, a Michela Cescon per la migliore attrice protagonista e alla fotografia di Marco Onorato.

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