Exotica e False verità. Il torbido in salsa Egoyan

Premessa: il regista armeno naturalizzato canadese Atom Egoyan mi piace molto, per quanto abbia realizzato secondo me anche uno dei film più brutti della storia del cinema: Chloe - Tra seduzione e inganno.

Exotica è una pellicola del 1994 scritta e diretta da lui. 

La sensualissima Mia Kirshner interpreta Christina, spogliarellista dello stripclub che dà il nome al film. Nel locale lavora anche Eric (Elias Koteas), suo ex amante, che fa buttare fuori Francis (Bruce Greenwood), un frequentatore assiduo del club che sembra troppo legato alla ragazza.

Ma quella che sembra una banale storia di attrazione e ossessione si rivela tutt'altro: Exotica è un film erroneamente spacciato per erotico, che con il suo incedere lento si lascia scoprire tutto nel finale. 

Emozionante, delicato, con una colonna sonora avvolgente, Exotica è un bel film torbido, dove niente è ciò che sembra. Ben trattati i traumi dei protagonisti e personaggi secondari interessanti.

False verità, del 2005, è sceneggiato e diretto da Egoyan da un romanzo di Rupert Holmes.

Si tratta di un film ad alto tasso erotico con annessa scena saffica estremamente realistica e atmosfera torbida in puro stile Egoyan.

Alison Lohman è una giornalista che vuole scoprire la verità sulla morte di una ragazza, avvenuta 15 anni prima nella camera d'albergo di due amici del mondo dello spettacolo, che dopo la tragedia hanno interrotto i rapporti.

Colin Firth ha una insopportabile faccia da cane bastonato per tutto il film, Kevin Bacon è come sempre all'altezza, mentre Lohman si conferma un'interprete intensa oltre che bellissima, anche se mi inquieta il suo aspetto da eterna tredicenne.

Il mistero che avvolge l'episodio mortale del film è abbastanza intuibile, ma nel complesso la pellicola funziona: pur essendo eccessivamente lungo (anche Exotica è lento, ma secondo me sfrutta i tempi molto meglio di False verità) e dal finale "telefonato", non sono riuscita a staccarmi dallo schermo.