Venerdì colonne sonore. Spawn (1997)

Spawn di Mark A.Z. Dippé, trasposizione cinematografica del fumetto omonimo di Todd McFarlane, è uno di quei casi che vede la colonna sonora alzare decisamente il livello di un film altrimenti mediocre.

Spawn infatti è bruttarello, se si escludono gli effetti speciali per l'epoca notevoli. Da anni si sta lavorando a un reboot, che prima o poi dovrebbe vedere la luce con Jamie Foxx come protagonista... e non credo che stavolta ci saranno levate di scudi per difendere l'originale.

Ma veniamo alla colonna sonora. All'uscita del film, le riviste musicali metal più tradizionaliste storcono il naso davanti alla sperimentazione di Spawn, mentre altre testate più all'avanguardia ne lodano l'audacia.

La peculiarità della colonna sonora di questo film, che oggi appare assolutamente comune, è quella di creare collaborazioni tra artisti hard rock o metal e altri di musica elettronica.

Da rilevare anche una certa paraculaggine dell'operazione: come era già avvenuto con la colonna sonora di Cuba Libre - La notte del giudizio del 1993 (lì con la collaborazione tra artisti rock e rapper), anche per Spawn nella maggior parte dei casi si tratta di band che per loro natura hanno, o avrebbero avuto, parecchie aperture al crossover.

L'album di Spawn debutta al numero 7 della Billboard 200 degli Stati Uniti e rimane in classifica per 25 settimane. I singoli estratti sono due: Long hard road out of hell, di Marilyn Manson e Sneaker Pimps, e (Can't you) Trip like I do di Filter e Crystal Method. 

Amo particolarmente i Filter del primo periodo e anche Marilyn Manson, ma loro non hanno bisogno di presentazioni. Pescando tra gli altri pezzi della tracklist scelgo i Mansun (qui in collaborazione con 808 state): la voce nasale di Paul Draper resta una delle più inconfondibili degli anni Novanta.




I restanti accoppiamenti della colonna sonora (in ordine sparso) sono:
  • Butthole Surfers e Moby
  • Stabbing Westward e Josh Wink
  • Korn e The Dust Brothers
  • Orbital e Kirk Hammett
  • Silverchair e Vitro
  • Metallica e DJ Spooky con una versione pazzesca di For whom the bell tolls
  • Slayer e Atari teenage riot - No remorse (I wanna die), il pezzo che richiede il maggior utilizzo dei propri padiglioni auricolari
  • The Prodigy e Tom Morello
  • Henry Rollins e Goldie
  • Incubus e DJ Greyboy
  • Soul Coughing e Roni Size
  • Morphine e Apollo 440

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