Gremlins (1984). La classica commedia horror di Natale, tra genialità e citazioni
Torno dopo moltissimo tempo con una videorecensione in solitaria, per parlare di un classico natalizio che è allo stesso tempo una feroce critica al Natale: Gremlins, diretto da Joe Dante. Ho scelto questo film da una selezione proposta da Fabrizio.
Già all’uscita del film, il grande critico Roger Ebert scriveva: “Gremlins è un confronto tra la visione del Natale di Norman Rockwell e la visione di Hollywood delle scimmie succhiasangue dell'isola voodoo.”Gremlins è stato uno dei più grandi successi del 1984 e questo grazie alla storia geniale di Chris Columbus che ha la capacità di unire la commedia e l’horror, tanto che si deve proprio a Gremlins e a Indiana Jones e il tempio maledetto l’introduzione, negli Stati Uniti, del divieto sotto i 13 anni di età. Columbus avrebbe voluto inserire episodi più splatter, ma sia Dante sia il produttore - Steven Spielberg - volevano un film più adatto alle famiglie.
La storia prende spunto dalla mitologia cinese (in cantonese il mogwai è un demone) e da un racconto di Roald Dahl del 1943 ispirato alle leggende su mostriciattoli sabotatori di aerei - che avrebbe dovuto diventare un film Disney - e viene ambientata in una piccola cittadina dove abbiamo un padre inventore completamente assente, un figlio che non è neppure in grado di seguire poche semplici regole per la gestione del mogwai, una bella ragazza con una storia tristissima - che è tra l’altro la leggenda metropolitana del Babbo Natale morto nel camino -, una megera gattara, un reduce visionario che sbraita contro tutto ciò che è straniero, una polizia imbarazzante… Secondo me il personaggio più positivo è quello della mamma di Billy, che da sola fa fuori in modo pure splatter tre mostriciattoli. La figura pucciosa del film viene contesa da Gizmo, il mogwai - un animaletto che ricorda un incrocio tra un pechinese e un ewok - e dallo splendido cane Barney.
Veniamo adesso ad alcune delle numerose citazioni cinematografiche presenti in Gremlins.
La vita è meravigliosa di Frank Capra viene citato apertamente, con la passeggiata di Billy per andare al lavoro che richiama la corsa a casa di George alla fine di La vita è meravigliosa. Quando Billy rientra a casa, la madre sta guardando alla TV proprio quel film, anzi quella scena in particolare. Anche il nome della cittadina di Gremlins, Kingston Falls, ricorda la Bedford Falls di Frank Capra.
Al cinema i gremlins guardano Biancaneve e i sette nani, e uno di loro indossa le orecchie di Topolino; il contrasto appare evidente: i gremlins sono creature diverse dai graziosi animaletti Disney.
L’invasione degli ultracorpi è un altro chiaro riferimento, sia perché viene guardato alla tv all'interno di Gremlins sia per il suo significato: i gremlins sono totalmente diversi dai mogwai, un po’ come a dire che durante le festività natalizie le persone si rivestono di buonismo.
Tra gli altri riferimenti andiamo da E.T. l’extraterrestre, che viene citato apertamente a sottolineare che gli esseri di fantasia non sono per forza buoni, a Flashdance richiamato nella danza di un gremlin, per non parlare dei poster, dei videogiochi e di dettagli vari: in un cameo alla convention degli inventori appare Steven Spielberg e sono visibili altri riferimenti a classici film di fantascienza.
Menzione speciale per il set (lo stesso di Ritorno al futuro), la colonna sonora di Jerry Goldsmith, che comprende anche una versione inquietante di un classico natalizio, e per gli animatroni costosissimi creati e movimentati da Chris Walas.
Per finire, una curiosità: il film avrebbe dovuto essere diretto da Tim Burton ma Spielberg non si fidava perché non aveva ancora mai diretto un lungometraggio. Burton ha tuttavia sicuramente preso spunto da Gremlins per Edward mani di forbice, e sotto più di un aspetto: sia a partire dalla critica alla società ipocrita e perbenista, sia per aver introdotto un tocco horror in una “cartolina natalizia” e in particolare in una famosa scena che dissacra il Natale.
Qui la versione videocommento:
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